Miopia
5 Gennaio 2016Per una migliore comprensione del funzionamento dell'occhio possiamo assimilarlo ad una macchina fotografica, ove la cornea (1) e il cristallino (2) costituiscono l'obiettivo, l'iride (3) e la pupilla (4) il diaframma di apertura e la retina (5) la pellicola fotografica.
Nella comune accezione del termine, l'individuo normale è quello che, dal punto di vista visivo, non presenta anomalie o disfunzioni. Tuttavia avere una visione normale (quella che in termini tecnici viene definita emmetropia) implica la capacità del sistema visivo di fare in modo che l'immagine di un oggetto posto all'infinito (per infinito in questo caso si intende da 5-6 metri in poi) si vada a formare perfettamente a fuoco sulla retina; condizione naturale che permette di avere una visione nitida, ma che non esclude la possibilità della presenza di eventuali patologie. Quando ci si allontana dall'emmetropia, si entra nel campo dei cosiddetti vizi refrattivi o ametropie.
Per ametropia si intende la condizione in cui l'immagine di un oggetto non va a fuoco sulla retina.
Questa condizione costituisce la manifestazione evidente della presenza di un vizio refrattivo (miopia, ipermetropia o astigmatismo).